domenica 1 gennaio 2017

"Caro Bogart una biografia" di Jonathan Coe

Come qualcuno saprà ho finito di leggere il libro mezz’ora prima di Capodanno. Tradotto in altri termini: ero tranquillo nella mia stanza a leggere un libro di cinema come se fosse un giorno qualunque.
Devo ammettere che il libro è scritto in modo scorrevole, intelligente, interessante il che velocizza assai la lettura. Come ogni biografia, in questo caso quella di Humprey Bogart, occorre conoscere almeno parzialmente la filmografia di tale attore per apprezzare al meglio il libro. Proprio recentemente ho comprato
Humprey Bogart e László Löwenstein in "Il mistero del Falco"
4 dvd racchiusi nella stessa custodia contenente i seguenti film: “La foresta pietrificata” “Strisce invisibili” “Il sapore del delitto” e “Il mistero del falco” (questi ultimi due li consiglio). Dopo averli visti, e avendo già di mio una buona conoscenza della filmografia del Bogart anni 40-50, ho iniziato a leggere il libro. Jonathan Coe ripercorre la carriera di Bogart dagli esordi in teatro passando per i primi film, agli anni del successo iniziato con “Una pallottola per Roy” “Il mistero del falco” "Casablanca" per poi arrivare agli ultimi anni, quando prendeva piede il nuovo metodo di recitazione (metodo Stanislavskij) e volgeva al termine la sua epoca.

Tale libro è ricco di aneddoti (per esempio “Casablanca”) ma l’originalità della scrittura sta nel far emergere l’affinità tra Bogart e i suoi personaggi; certi suoi film, son belli proprio per la sua presenza. Coe insomma ha scritto una biografia quasi come se fosse un romanzo (ad esempio "Il mistero del falco" è stato il momento cruciale di tutta la sua carriera grazie al rifiuto dell'attore George Raft!). In conclusione, vi consiglio di leggerlo e eventualmente pubblicherò la mia personale filmografia consigliata del “Bogie”.      

2 commenti:

  1. La biografia di Coe è piaciuta anche a me, non è mai prolissa e fa venire voglia di (ri)vedere certi film. Bogart è un mito, leggendo certi romanzi americani di Chandler è impossibile non pensare a lui: ad esempio "Il lungo addio", uno dei migliori, con il solito Marlowe, duro dal cuore tenero, protagonista.
    Comunque sono belli anche i romanzi di Coe: prova "La casa del sonno" o "La banda dei brocchi", dove tra l'altro trovi anche citati gruppi e dischi prog...
    Ciao Giampa.

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    1. Ciao Armapo!
      Di Jonathan Coe infatti per curiosità, quasi a scatola chiusa, qualche mese fa ho comprato "Questa notte mi ha aperto gli occhi" perché parlava anche di musica....Però ne "il lungo addio" come film c'è come attore Elliot Gould.....quindi preferisci Bogart a Gould come Marlowe, il detective privato? :)
      Seguirò i tuoi consigli. Grazie!
      A presto!

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