mercoledì 28 ottobre 2015

Fatti coatti (o quasi) di Carlo Verdone

Dopo vari anni riprendo in mano questo libro di cui avevo letto qualche capitolo e decido di leggerlo tutto, come si deve.
Verdone è uno dei miei idoli della mia adolescenza. In effetti certi pomeriggi son risultati meno noiosi del previsto grazie alla visione di alcuni suoi film come “Un sacco bello”, “Bianco rosso e Verdone”, “Borotalco”. Non per niente il blog s’intitola Il cinema di Sacco Bello Pascoski!
Nella prima parte ci sono ricordi della sua infanzia, adolescenza, parenti. Aneddoti divertenti si trovano in capitoli quali “Norman e Jane”, “Il primo successo e il primo insuccesso”. Da questi aneddoti è chiaro che la sua vita è già un film! Nella seconda parte parla del suo avvicinamento al mondo del teatro e cinema, l’incontro (importantissimo per la sua carriera cinematografica) con Sergio Leone. “Un par de mutande” è uno dei capitoli più esilaranti del libro, dove si conosce il lato duro dell’indimenticato regista di “Il buono, il brutto, il cattivo”. Il libro si conclude con il punto della situazione (è del 1999), sua e della crisi del cinema italiano, e con dei pensieri soprattutto attuali. Forse avrebbe potuto scrivere qual cosina di più riguardo ai suoi film, qualche pagina in più nell’ultimo capitolo che trovo interessante ma ho avuto come la sensazione che si sia fermato nella scrittura proprio sul più bello.  

Consigliato per chi è fan dell’attore romano, ma anche per chi non è cinefilo al 100%, ovvero non è necessario aver visto “2001 Odissea nello spazio” di Kubrick o “La prima notte di quiete” di Valerio Zurlini per apprezzare questo simpatico libro.  


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