domenica 4 dicembre 2011

Si può Fare

Regia: Giulio Manfredonia
Sceneggiatura: Fabio Bonifacci, Giulio Manfredonia
Anno: 2008
Musiche: Pivio e Aldo de Scalzi
Montaggio: Cecilia Zanuso


Si può fare
Un film intitolato così, che richiama la celeberrima frase esclamata da Gene Wilder in “Frankstein Junior”, non poteva che essere un gran bel film. Il titolo viene spiegato alla fine del film: è ispirato a tante storie vere e in particolare alla cooperativa “Noncello” di Pordenone, dove si faceva parquet e dove i dirigenti dicevano ai loro soci “Si può fare”.  Il titolo nella sua semplicità, a mio avviso, è  geniale!

E’ ambientato nel 1983 e il sindacalista Nello (interpretato da Claudio Bisio) viene inviato, essendo secondo alcuni o troppo antico  o troppo avanti, a lavorare in una cooperativa! In quel periodo era stata emanata la legge Basaglia che prevedeva la chiusura dei manicomi con conseguente liberazione dei matti che in teoria dovevano essere accolti dalle famiglie. Di conseguenza  si  crearono tali cooperative per mantenere i matti appena usciti dai manicomi e di fatto i manicomi chiusero solo nel 1994. Ritornando al protagonista, Nello si trova in una cooperativa in cui i vari malati di mente lavorano per attività di poca importanza.                                   

Nato da una sceneggiatura perfetta, il film si articola lungo le caratterizzazioni dei personaggi e sul protagonista, personaggio positivo per il quale la parola impossibile non esiste. Il suo imperativo è chiaro fin dall’inizio del film: lavorare!


Essendo un gran motivatore, cerca di estrarre il massimo del talento da questi matti e capisce subito che : “Siamo matti, mica scemi”.

Film di una scorrevolezza quasi disarmante, senza cali, senza punti morti, contorniata da una bella colonna sonora, segno che è stato fatto un ottimo lavoro di squadra, tra regia, montaggio e sceneggiatura. E’ raro vedere un film con una colonna sonora così raffinata (mi verrebbe da dire per pochi eletti), con stacchi musicali posti al momento giusto e adatte al contesto, quali per esempio “Empty Pages” dei Traffic o “L’isola che non c’è” di Bennato. Gli attori a mio avviso son stati perfetti: ognuno di loro nel suo ruolo è stato bravissimo, si fa quasi fatica a trovare il proprio personaggio preferito, tutti hanno svolto al meglio il proprio ruolo e gli sceneggiatori son stati bravi nel dar uguale importanza a tutti i matti! Inoltre, il film ha un equilibrio tra il comico e il drammatico impressionante, sorretto dal giusto momento musicale. Le musiche sono state composte da Pivio e Aldo de Scalzi, più ovviamente musiche di altri artisti, oltre a quelli accennati sopra, come il “Concerto 5 per pianoforte” di Beethoven.

Il messaggio del film è chiaro: qualsiasi persona in qualche modo deve contribuire alla società, cercare di migliorarla, portare nuove idee, non essere statico, come appunto Nello, il quale essendo troppo avanti con le idee, viene mandato a lavorare con dei matti (questo concetto è ben rappresentato dall’antitesi tra Nello e il dottor Del Vecchio, ancorato ad una psichiatria ormai vecchia). Alla fine i matti son stati quelli che non l’hanno capito e la legge è sempre valida: tutto è relativo, ciò che può essere pazzo per me, per te può essere normale. Einstein in effetti era avanti di almeno 50 anni…..
Film assolutamente da vedere, che vi consiglio vivamente e ahimè, se non erro, passato a suo tempo inosservato…ah si perché c’era quella stronzata in arrivo di Twilight!!!!




6 commenti:

  1. Devo dire che l'ho trovato un film piacevole, ben interpretato da Bisio e dal resto del cast. Molto equilibrato, come giustamente fai presente tu, fra spunti drammatici e toni più leggeri da commedia.

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  2. uno dei migliori film italiani della decade 2000-2010, passato inosservato (mi vanto di averlo visto al cinema...)

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  3. bello il nuovo blog, e bello anche questo film..! A presto

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  4. @ Rear Window
    si è un film piacevole....concordo!

    @ Bruno
    si è vero passato inosservato, rivalutato per fortuna dopo un due tre anni! almeno non passeranno 40 anni!

    @ Lessio
    grazie dei complimenti!
    A presto!

    Buona serata a tutti!

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  5. Più leggo recensioni come questa e più penso che il cinema italiano, in fondo, sta molto meglio di quello che si dice in giro. Forse è solo una questione di dargli fiducia...senza ripiegare sempre su Hollywood e sui budget mostruosi. Cmq mi hai decisamente convinto. Lo vedrò

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  6. @ Giuseppe
    intanto benvenuto in questo nuovo blog!
    O meglio in questa blogosfera!
    Questo è un film che ha sicuramente una buona critica.
    Se il cinema italiano sta bene?
    Non saprei. I multisala alla fine cosa servono se vengono proposti sempre i film americani e poco quelli europei?
    Insomma non vedo una buona fruizione del nostro cinema, anche se non credo che siamo ai livelli degli anni 70....li eravamo ai vertici della cinematografia mondiale!
    Buonanotte!

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